a cura di Lemani casa – www.store.lemanicasa.com
Posso sedere? Doumo!
Dalla geniale intuizione dell’architetto Micheli e dell’attuale managing director Antonelli prende corpo, nell’ormai lontano 1998, l’idea di immettere sul mercato degli imbottiti le forme ignifughe ed estrose di Adrenalina, linea fortemente voluta dalla casa madre Domingo Salotti, allora attiva già da oltre un ventennio. È un mondo colorato, brioso, allegro, giovane che stupisce e conquista immediatamente e del quale oggi si occupauno staff di 28 persone,che regalano collezioni incredibili: ad esempio Leo, novità che si ispira alle avanguardie russe di inizi ‘900 per geometrie, materiali e colori (fig. 1) o Morebillow,famiglia di imbottiti dal sapore vagamente retrò (fig. 2). Pensata come una pietra scolpita dal vento e giunta dal luminoso pianeta Venere è Roche (fig. 3), mentre simili a grandi stelle o a giganteschi fiori sono le sedute scultoree della collezione Ella (fig. 4). Scenografici alcuni divani: Micromega, che simbolicamente strizza l’occhio alle figure del cerchio e del quadrato dello schema vitruviano di Leonardo, è una micro-architettura destinata al contract e al settore office, ma guarda anche agli ambienti domestici con moduli di piccole dimensioni (fig. 5); Soft Machine, dalla linea fumettistica e aerodinamica, prende il nome dal romanzo dello scrittore americano Burroughs e dall’omonimo gruppo rock degli anni ’60 (fig. 6); Jelly, caramelloso, polisensoriale e avveniristico, è quanto di più morbido e avvolgente si possa immaginare (fig. 7). Non mancano collezioni sobrie, dal design rigoroso e composto cui si accompagna la sofficità delle imbottiture: Swing, come il ballo degli anni ’20 e ’30, suggerisce la sospensione delle altalene (fig. 8). A cavallo di più epoche si collocano poltrone e poltroncine, suggerendo sensazioni che sanno di nostalgia, meraviglia, attesa di futuro: è così con l’irregolare e minimalista Hammock (fig. 9); con l’asimmetrica, s-proporzionata, elegantemente disarmonicaV2 (fig. 10); con Doumo, un misto di linee rette e lievi rotondità, gentile risposta che i giapponesi riservano alla richiesta di poter sedere in compagnia, a scelta fra un’esplosione di colori e sfumature più delicate (fig. 11); con Bomb, ispirata al contrasto guerra-pace e qui nella versione green mood (fig. 12). Fino alle edizioni limitate: una su tutte LovSwaroski, poltrona con un disegno apparentemente casuale, illuminato da più di 19.00 cristalli dai colori argentei e lunari (fig. 13).