Una magia chiamata Cappadocia

Camini delle fate, canyon, chiese rupestri, città sotterranee, colori cangianti

testo e foto di Luana Jennifer Scalvensi  –  www.luanajenniferscalvensi.it

La Cappadocia, divenuta famosa in tutto il mondo per le centinaia di mongolfiere che ogni mattina all’alba si alzano in cielo, è una regione della Turchia centrale, la cui formazione geologica è unica al mondo. Questo territorio è meraviglioso, quasi fiabesco, tanto da credere che Madre Natura si sia divertita nel creare un paesaggio così surreale e lunare, fatto di canyon, pinnacoli, vallate dalle forme bizzarre, i cui colori sono straordinari. In realtà questi paesaggi incredibili sono il frutto di milioni di anni di erosione del tufo calcareo di cui è composta la regione; ed il tufo, essendo molto tenero, ha permesso al territorio di modellarsi e ha consentito all’uomo di costruire abitazioni e chiese scavando nella roccia, dando vita a veri insediamenti rupestri.

L’origine del nome sembra derivare dal termine persiano “Katpatuke”, “terra dei bei cavalli” proprio perché i cavalli della Cappadocia furono famosi per essere stati offerti in dono al Re d’Assiria, Sardanapolo, e ai Re di Persia Dario e Serse.

In Cappadocia sono tante le cose da fare e vedere. Pernottando nelle località turistiche di Goreme, Uchisar e Urgup è possibile partecipare a numerose attività: percorsi in quad, passeggiate a cavallo o semplicemente si può fare trekking nelle valli poiché non sono richieste abilità fisiche particolari se non tanta voglia di camminare per lunghi sentieri ed itinerari segnalati. Ma sono i famosi voli in mongolfiera un’altra importante attrattiva del luogo, al punto da essere diventati parte integrante del paesaggio stesso: non ci sono immagini della Cappadocia in cui non compaiano mongolfiere coloratissime che volano all’alba sopra i camini delle fate. Un’esperienza indimenticabile che regala panorami e suggestioni unici. Ovviamente, per chi non volesse cogliere il brivido del volo e dell’essere sospesi in cielo, si può optare per vederle stando a terra: in tal caso è consigliabile raggiungere l’area panoramica che si trova nella parte alta di Goreme, senz’altro il punto migliore per osservare questi palloni volanti.

In Cappadocia ogni valle ha la sua particolarità. Lo Zelve Open Air Museum è un vero museo a cielo aperto, molto suggestivo, ricco di abitazioni e chiese rupestri all’interno di rocce, mentre la Valle dell’Amore è ricca di formazioni rocciose giganti che assomigliano ad alti funghi che spuntano dal terreno creando un paesaggio buffo e divertente.

Pasabag è un’altra valle ricca di colonne rocciose di tufo a formazione piramidale dalla punta a forma di fungo; chiamata anche Valle dei Monaci per la presenza di antichi eremi scolpiti all’interno dei “cappelli” delle colonne. La Rose Valley è un’enorme canyon che lascia estasiati per le sfumature che vanno dal beige e giallo all’arancio e rosa, mentre la Red Valley è un altro grande canyon famoso per la sua terrazza panoramica naturale con viste a perdita d’occhio, dalla quale ogni giorno i turisti ammirano il tramonto.

È proprio al calar del sole che piano piano si accendono le luci della cittadina di Goreme, trasformando il paese in un presepe a misura d’uomo. Ricca di alberghi, case, negozi e ristoranti incastonati tra i magici ed enormi “camini di fata”, stranissime formazioni coniche laviche, lascia incantati per la sua atmosfera romantica che si gode dalle tante graziose terrazzine dei numerosi hotel. Un’altra perla della Cappadocia è Uchisar. Cittadella in tufo, dominata dai resti del suo castello dove un tempo i suoi abitanti si rifugiavano in caso di attacchi stranieri, è molto più intima della vicina Goreme e i turisti possono soggiornare in eleganti boutique-hotel.  Dalla vicina Valle dei Piccioni è possibile godere di una vista magnifica sulla collina di Uchisar, al tramonto e all’ora blu.

Sono davvero tanti i siti da raggiungere se si dispone di un’auto. In particolare le città sotterranee di Derinkuyu e Kaymakli sono le due località trogloditiche meglio conservate e tutt’ora visitabili; un tempo vi si nascosero i primi cristiani che fuggivano dalle persecuzioni religiose decretate da Costantinopoli e dalle incursioni degli arabi musulmani.

La Cappadocia è un vero museo naturale a cielo aperto da vedere almeno una volta nella vita, a solo un’ora di volo da Istanbul.  Uno spettacolo per gli occhi da vivere in ogni stagione dell’anno, anche in inverno quando la Cappadocia si ricopre di neve rendendo tutto ancora più suggestivo. Una terra sorprendente, magica, ricca di luoghi incredibili, in grado di emozionare coloro che la visitano, accompagnati dal melodioso canto del muezzin, la cui voce vibrante risuona dai minareti delle moschee.

 

 

 

 

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