Umani e Digitali

– di Massimo Lucidi* –

Il Futuro nasce dalla Speranza nel digitale

 

Digitali è una modalità. Può essere anche un approccio. Di certo non sarà una moda… passeggera ed effimera. Ma sarà sempre più nel tempo una consapevolezza. Un modo di essere. Ma c’è una precondizione necessaria e non sufficiente per distinguersi e partecipare con una propria cifra alla società digitale. Nutrire la Speranza. Essere fiduciosi nel Futuro… ma non scioccamente attestati agli slogan del conformismo. Non basta dire #andràtuttobene. Occorre organizzare la Speranza. Metterla nel digitale. Non basta avere speranza nella cultura digitale. Che si andrà affermando anche dopo il Covid è certezza.

Ma bisogna alimentare la Speranza nel Digitale. Come? Restando Umani. Sognando ad esempio. Immaginando il Futuro e condividendo le proprie ansie e aspirazioni col prossimo. Meno slogan. E più dialoghi. Hai un profilo social… bene se ti scrivono rispondi. Non devi certo diventare un call center ma partecipare è necessario perché non farlo alimenta una spirale di falsità e presunzione di cui questo mondo, credimi, non ha bisogno. Per costruire un mondo più bello, più giusto bisogna essere digitali che vuol dire pure essere più veloci e sostenibili. Partecipi e pronti. Ma la precondizione resta coltivare la propria umanità: che è quella carica fatta di consapevolezza, coerenza, ricerca della Verità, cultura del dubbio capace di alimentare e muovere la coscienza verso una crescita individuale e collettiva che genera Vita e Libertà e Speranza. Di cui la Cultura Digitale deve essere a servizio. Il resto son chiacchiere e tentativi molto conformisti di spegnere il pensiero diverso.

 

* Giornalista, laureato in Economia e commercio, esperto di marketing internazionale, si definisce“emotional designer”. Ideatore di diversi format, amante e promotore del Made in Italy, dei viaggi e dei popoli, è attivo anche nell’associazionismo culturale e sociale

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER PER RICEVERE GLI ULTIMI ARTICOLI SU ARTE, CULTURA, PAESAGGI, VIAGGI E TURISMO OLTRE AD ALCUNE CHICCHE ESCLUSIVE!

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

junkers 52

Lo Junkers 52 di Isola delle Femmine, la storia di Zia Ju

*di Giovanni Laganà* E’ una storia – la nostra – che nasce in Sicilia, nell’estate del 1942, in una cornice da sogno: quella del mare di Isola delle Femmine, borgo marinaro situato a pochi chilometri da Palermo. Nel bel mezzo di una guerra mondiale senza precedenti, in una giornata particolarmente assolata, un’inusuale risonanza di motori […]

Continua a leggere
lince

Vita selvaggia, dai boschi alle città, speci sospese fra estinzione e ripopolamento

*di Paolo Di Giannantonio* Ma avete presente quant’è bella la lince? Un animale elegante ma schivo, un predatore determinatissimo ma anche delicatissimo; una specie che sembrava scomparsa dalle nostre foreste e che di tanto in tanto si fa rivedere. Un ridotto numero di esemplari, concentrati sulle Alpi, dalle parti del Parco del Tarvisio ed oltre, […]

Continua a leggere
mare

Immersione nel Mediterraneo, un mare diverso: quello di notte

*testo e foto di Giovanni Laganà* La sera in cui la lampada artigianale costruita dal mio amico Gigi accese per me i colori di un ristretto specchio acqueo nel mio Mare Jonio, è uno dei ricordi adolescenziali che porto indelebilmente dentro di me. Avevo diciannove anni e mi accingevo, per la prima volta, ad affrontare, […]

Continua a leggere