Distaccamento social e affezioni in corso

di Massimo Lucidi

Non sarà nulla come prima.

E chi lo desidera?

Noi vogliamo che il futuro sia migliore. Per tutti. E siamo convinti che dalle grandi difficoltà di sistema nascano le opportunità. Nella storia è sempre stato così. Nei mesi scorsi si è tanto parlato di distaccamento sociale. Sono uscite le cose più improbabili.  Qualcuno ha addirittura pensato alle paratie sulle spiagge. Nei treni sono stati ridotti i posti acquistabili. E mille altre regole imposte da scienziati legati alle visioni meccaniche della scienza. Bah. Non voglio aprire processi. Ce ne sarà tempo. Ma questo non è luogo. La scienza è sempre stata giudicata dalla storia. Voglio però dire che l’espressione che ci ha mortificato e costretti a solitudine, a chiuderci in casa, a non uscire, a mantenere distanze “di sicurezza” è stata: “distaccamento sociale”. Ebbene vi ricordo che già in quei giorni difficili suggerivo un maggiore equilibrio tra realtà e web rinunciando alla connessione h24. Meglio un buon libro. Tornare a studiare. Affrontare le nuove sfide tecnologiche con, magari, strumenti nuovi, il lavoro di gruppo, lo smart working. Insomma vivere la propria vita senza il dover performare la propria presenza in gruppi WhatsApp sempre più impazziti. Senza rispondere e dover dar conto a Facebook Instagram e altro di continuo. Distaccamento social è doveroso almeno (se non più…) di quello sociale. E bisogna ricordare che l’affezione non è solo una condizione anormale dovuta ad una causa patogena ma anche ogni fenomeno passivo della coscienza. In altri termini la vita al tempo del Covid non è poi così negativa. E un’estate tutta italiana non è proprio da buttare via. Soprattutto se siamo vicini alle persone del cuore.

Ci vedremo in montagna? Da sempre la montagna per i suoi spazi ha consentito il distanziamento sociale. Sarà più bello ritrovarsi insieme dopo qualche passeggiata e attività sportiva all’aria aperta con qualche precauzione in più nei ristoranti e nelle baite. Ma si può fare. Anche al mare. Quando le case si riempiono e le famiglie crescono e si ritrovano con amici dovremo saper riprendere cura dei nostri anziani. Come si faceva una volta. Ci farà bene. Ne sono sicuro: un bel modo per dimostrare affetto.

 

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