Planet Groove

di Giuseppe Panella      www.giuseppepanella.it

  

Dion/Blues With My Friends (Keeping The Blues Alive Rec.)

Nuovo album di Dion pubblicato dalla nuova etichetta di Joe Bonamassa, che partecipa nel brano Blues Comin’ On. Nel disco appaiono anche Paul SimonVan Morrison, Bruce Springsteen, Jeff Beck, Brian Setzer, John Hammond Jr., Rory Block, Billy Gibbons, Samantha Fish, Joe Louis Walke, Sonny Landreth, Joe Menza, Jimmy & Jerry Vivino, Stevie Van Zandt, e Rory Block. «Avevo bisogno di radunare i migliori chitarristi e musicisti viventi e sceglierli da ogni generazione, da ogni variante del blues. Volevo un album di canzoni che fossero forti e memorabili e che raccontassero storie che valesse la pena di raccontare», ha detto Dion. Forse la cosa più sorprendente del disco sono le note di copertina scritte da Bob Dylan: «Dion sa cantare e conosce il modo giusto per creare queste canzoni blues. Ha alcuni amici che lo aiutano, dei veri luminari. Ma alla fine, è Dion da solo, e quella sua voce magistrale che vi farà tornare a condividere queste canzoni blues con lui». Dion ha scritto tutte le 14 canzoni e le ha registrate tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 con il produttore Wayne Hood

 

Bob Dylan/Roughy And Rowdy Ways (Columbia Records)

Ha suscitato molta curiosità la pubblicazione del 39° album di inediti di Bob Dylan Rough And Rowdy Ways. A distanza di otto anni dal precedente Tempest il leggendario artista statunitense ha anticipato l’uscita del suo cd con le releases dei singoli Contain Multitudes, Murder Most Foul e False Prophet. Negli ultimi 23 anni Dylan ha realizzato sette album in studio, tra cui Things Have Changed (2001), musica per il film “Wonder Boys” aggiudicatosi un Oscar e un Golden Globe. Rough And Rowdy Ways è composto da 10 tracce inedite, tra le quali I Contain Multitudes, canzone di apertura dell’album, e Murder Most Foul, un brano epico della durata di quasi 17 minuti, che, nel formato doppio cd, sarà presente come unica traccia di uno dei due. Rob Stringer, ceo di Sony Music, afferma che «queste canzoni non hanno precedenti, né nel repertorio di Bob né in quello di nessun altro».

 

Boney James/ Solid (Concord Records)

È stata una lunga attesa quella del diciassettesimo album di Boney James. L’uscita di Solid ha avuto qualche rinvio, ma ora il successore di Honestly finalmente vede la luce. Tutte le undici tracce di Solid sono state prodotte e scritte o co-scritte dal sassofonista che nel 2009 è stato nominato da Billboard come uno dei migliori artisti jazz contemporanei del decennio. Tre canzoni, Full Effect, Tonic e Solid sono state costruite sui riff suonati dal chitarrista touring Kendall Gilder durante il tour per la promozione di Honestly. Altre quattro canzoni sono state iniziate dal collaboratore di lunga data di Boney James e produttore Jairus ‘J-Mo’ Mozee (Anderson Paak, Nicki Minaj, Anthony Hamilton). Uno di questi, Be Here, vede la presenza dell’ospite speciale Kenny Lattimore. Un’ulteriore conferma per l’ex collaboratore di Morris Day, The Isley Brothers, Teena Marie, Bobby Caldwell, quattro volte candidato al Grammy, che ha guadagnato quattro dischi RIAA Gold e vanta vendite in carriera che superano i tre milioni di unità.

 

Sarah Jarosz/World On The Ground (Rounder)

Nuovo album per Sarah Jarosz che segue Undercurrent, vincitore del Grammy nel 2016. È prodotto dallo stimato John Leventhal, molto apprezzato per il suo lavoro con Rosanne Cash, Elvis Costello e altri. Il titolo dell’album è ispirato a un verso del brano Pay It No Mind. «Quando il mondo a terra ti inghiottirà, a volte non devi preoccupartene», canta Jarosz. L’uccellino che allunga le ali nella canzone, raffigurato nella copertina dell’album, è un dipinto di Erin E. Murray… un regalo fatto alla cantante dai suoi genitori. World On The Ground si apre con Johnny, un brano in cui si evidenzia il songwriting di Sarah Jarosz. Il testo della canzone è il ritratto di un viaggiatore di ritorno che sta affrontando la consapevolezza che «un cuore aperto assomiglia molto al deserto»

 

Norah Jones/Pick Me Up Off The Floor (Blue Note)

Il settimo album in studio solista di Norah Jones è nato contro la volontà della cantante, che dopo aver finito il Day Breaks tour del 2016 aveva dichiarato di non voler registrare. Da allora si è allontanata dalla consueta routine e si è avventurata in un nuovo territorio: una serie di brevi sessioni realizzate con un turnover di collaboratori che ha generato diversi singoli. Ma poi, lentamente ma inesorabilmente, le canzoni delle sessioni che Norah Jones non aveva pubblicato si sono concretizzate proprio in ciò che intendeva evitare. Pick Me Up Off The Floor presenta collaboratori d’eccezione come Brian Blade e Jeff Tweedy e contiene brani di una profondità e una bellezza straordinarie, collegati dal suo sapiente groove dei suoi trii per pianoforte, e i cui testi affrontano la perdita e presagiscono la speranza e uno stato d’animo che si inclina nell’oscurità prima di trovare la luce. Questo insieme di canzoni combina diversi colori sonori (blues, soul, americano e varie sfumature del jazz) e trasforma anche il dolore personale, politico e il trauma sociale in un unico corpo variegato.

 

Neil Young/Homegrown (Reprise)

A presentare Homegrown è lo stesso Neil Young che con poche parole ne dà una perfetta descrizione: «Questo album è il ponte tra Harvest e Comes a Time». Registrato tra giugno 1974 e gennaio 1975, l’album doveva essere pubblicato nel 1975 prima che lo stesso Neil ne annullasse l’uscita. L’album rimasto inedito fino ad ora, raggiungendo lo status di leggenda tra i fan del musicista canadese, è composto da dodici canzoni, di cui sette inedite: Separate Ways, Try, Mexico, Kansas, We Don’t Smoke It No More, Vacancy e Florida. Sono incluse anche le prime registrazioni di Love Is A Rose, Homegrown, White Line Little Wing e Star Of Bethlehem – versioni diverse da quelle che sarebbero apparse in seguito in altri album dell’artista. Neil Young suona da solo su alcuni brani (chitarra, pianoforte e armonica), ed è affiancato da una banda di amici su altre tracce, tra cui Levon Helm, Ben Keith, Karl T Himmel, Tim Drummond, Emmylou Harris e Robbie Robertson. Registrato in analogico e masterizzato dai nastri originali, questo album perduto da tempo è una meravigliosa aggiunta all’incomparabile catalogo di Neil.

 

 

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