Eolo, un figlio senza né patria né storia

di Enea Rotella

Quando si parla di Eolo immediatamente torna alla memoria la figura mitologica capace di governare i venti a proprio piacimento. In molti ricorderanno l’Eneide di Virgilio, quando Giunone  nel libro I gli chiede di abbattere la flotta di Enea diretta verso l’Italia. Solo l’intervento di Nettuno impedì una tragica fine. Quella di Eolo però è una storia ambigua perché i vari storici e studiosi dei miti non hanno trovato un punto di congiunzione unanime sulla sua nascita e su quello che ha fatto in vita. Di lui se ne parla anche nell’Odissea, ricordato come figlio di Ippote. Ci sono altri storici che gli attribuiscono Poseidone come padre, altri come figlio di Elleno. Anche sulle sue gesta regna la discordia e in molti pensano che vi siano esistite più persone di nome Eolo.

Tutte queste teorie convergono sempre su un punto ben preciso: era capace di padroneggiare i venti. Di nostro interesse è la versione di Eolo in rapporto alla Magna Grecia e della sua nascita avvenuta a Metaponto. Si narra che Arne, madre del futuro dominatore dei venti, confessò a suo padre di essere rimasta incinta del grande Poseidone. La giovane ragazza non fu creduta e venne consegnata ad uno straniero di nome Metaponto che la portò con sé nell’omonima città del sud Italia. Il giorno in cui Eolo venne al mondo però non era solo, perché accanto al suo corpicino indifeso ve ne era un altro, quello di suo fratello gemello: Beoto. Dei loro anni da fanciulli si sa poco e nulla. Il crocevia importante fu però quando i due fratelli divenuti grandi, furono coinvolti insieme alla loro madre naturale in una forte diaspora per impadronirsi delle terre di Metaponto, il loro padre acquisito. In questo scenario entra in gioco la figura di Autolita, la madre adottiva. Gli screzi culminarono in un forte litigio con l’uccisione di quest’ultima. I due fratelli dovettero scappare via dalla città. Una volta giunti in mare le loro strade si divisero.

Eolo durante il suo lungo viaggio, con il tempo, riuscì ad entrare in possesso delle isole poste sul Tirreno che presero il suo nome: le Eolie. Successivamente riuscì a fondare anche una città che oggi conosciamo come Lipari. Secondo gli storici che collocano la figura di Eolo nella Magna Grecia, la sua capacità di controllare i venti era infondata. Questa fama nasceva dal fatto che era molto abile a prevedere le direzioni dei venti osservando il fumo uscire dai vulcani situati nelle isole Eolie. Le tradizioni così come le fonti storiche su molti, troppi punti si dividono ancora una volta. Per alcuni avrebbe sposato Ciane, figlia di Liparo, per altri Telepata dalla quale ebbe sei figlie e sei figli. Per altri ancora i suoi fratelli furono Doro e Xuto e non Beoto e in questa versione ebbe sette figli. Nonostante tutte queste discrepanze sulla sua vita e i vuoti narrativi che ci descrivono un uomo come un figlio senza né patria né storia, rimane un incrollabile punto: Eolo è e sarà per sempre il Dio del vento.

 

 

 

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