Page 14 - Mediterraneo e dintorni - nr 11
P. 14

menta (Marocco), meloni e coco-
                                                                                  meri (Rep. Dominicana), fragole
                                                                                  (Egitto),  piselli  (Kenia),  arance
                                                                                  (Egitto). L’elenco sarebbe ancora
                                                                                  una  volta  lunghissimo.  Inoltre
                                                                                  dovremmo considerare la quan-
                                                                                  tità di pesticidi e sostanze chimi-
                                                                                  che residui presenti sui prodotti
                                                                                  venduti ai consumatori, rilevan-
                                                                                  do spesso enormi irregolarità ed
                                                                                  utilizzo di prodotti che in Euro-
                                                                                  pa, ma soprattutto in Italia, sono
                                                                                  vietati. Tutto ciò ancora a danno
                                                                                  della Terra, oltre che della nostra
                                                                                  salute.
                                                                                  Il  danno  maggiore  provocato
                                                                                  dalle nostre scelte alimenta-



























                ri  sull’ambiente,  però,  deriva   per proteggerli dalle infezioni e   rende il terreno sterile per molti
                principalmente da  altri fatto-  di prodotti per farli crescere ve-  anni ed, inoltre, il fabbisogno di
                ri.  Innanzitutto  la  coltivazione   locemente.                  mangime è in continuo aumen-
                agricola che si è trasformata, pre-  Questa “inondazione”  arriva   to. Così se ne vanno via per sem-
                diligendo alla qualità la quantità   anche nei nostri piatti. Tutto ciò   pre porzioni di foreste tropicali
                ad ogni costo, pur di vendere a   avviene  sia  per  gli  animali  da   millenarie con il loro bagaglio di
                prezzi stracciati e distruggere la   macello che per gli animali “usa-  biodiversità e con esse i polmo-
                concorrenza che non si adegua.   ti” per la produzione di derivati   ni della Terra. E non finisce qui
                Ovviamente questo risultato lo   (latte,  formaggi,  uova,  ecc.).  Le   perché per produrre un chilo di
                si ottiene solo attraverso l’uti-  terre destinate all’allevamento   manzo possono occorrere fino a
                lizzo di fertilizzanti  e pesticidi   di bestiame ormai superano il   100.000 litri d’acqua, mentre per
                chimici che avvelenano ciò che   30% delle terre emerse non rico-  un chilo di frumento ne occorro-
                mangiamo, il terreno e le falde   perte dal ghiaccio. Questo dato è   no solo 900 e per un chilo di soia
                acquifere. Altro elemento impor-  in continua crescita ed è la causa   2000. Riflettiamo, allora, sul fatto
                tante è l’allevamento intensivo.   principale  della  deforestazione,   che mangiando un chilo di carne
                Migliaia di animali stipati in pic-  sì  perché  il  motivo  principale   si consuma 100 volte più acqua
                coli spazi per ottenere maggiori   della deforestazione non è (come   che mangiando un chilo di fru-
                profitti.  Questi  animali  vengo-  la  favoletta  che  ci  raccontano)   mento. Gli effetti peggiori deri-
                no nutriti con mangimi che non   la produzione della carta e del   vano soprattutto dall’emissione
                sono la loro alimentazione natu-  legname, ma la ricerca di nuovi   di  gas  intestinali  e  dalle  deie-
                rale e che spesso provengono da   pascoli e nuove terre fertili, per-  zioni  (sì…  proprio  quelle)  che
                colture  OGM.  Così  stipati  ven-  ché il calpestio prodotto dall’al-  producono  principalmente me-
                gono  “inondati”  di  antibiotici   ta densità di animali nei pascoli,   tano. Forse non tutti sanno che


                Mediterraneo e dintorni - 12
   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19